Ad agosto l'indice del clima di fiducia dei consumatori cala a 100,3 da 103,7 di luglio. A rilevarlo è l'Istat, Istituto nazionale di statistica, spiegando che la flessione, diffusa a tutte le componenti, è particolarmente marcata per il clima economico, il cui indice diminuisce da 74,9 a 70,0. 

La fiducia sulla situazione personale scende da 118,8 a 116,2; quello sul quadro corrente passa da 116,5 a 112,8. L'indice relativo al complesso delle attese a breve termine segna un calo limitato, passando da 87,8 a 87,5. 

Peggiorano marcatamente, in particolare, i giudizi sulla situazione economica del Paese e sul mercato dei beni durevoli.

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Confcommercio: 'Solo il nord-est recupera il livello pre-crisi

"Il contributo del sud in termini di consumi rispetto al totale nazionale è passato dal 27,2% del 2007 al 26,6% del 2011, mentre sono positive le dinamiche delle regioni settentrionali con quote in costante aumento sia nel nord-est (dal 21,8% al 22,2%) che nel nord-ovest (dal 30,1% al 30,6%)". E' il quadro tracciato dall'aggiornamento delle analisi e delle previsioni dei consumi delle famiglie nelle regioni italiane, elaborato dall'ufficio studi di Confcommercio

"A livello di singole regioni - sottolinea la confederazione generale italiana delle imprese, delle attività professionali e del lavoro autonomo - nel 2009 tutte fanno registrare una contrazione dei consumi in termini reali, mentre nel 2010 solo il nord-est ha recuperato i livelli di consumo pre-crisi. La debolezza dei consumi a livello pro capite, complice il biennio di crisi 2008-2009, - precisa Confcommercio - lascia prevedere un rallentamento generalizzato dell'uscita dalla crisi tanto che, a fine 2011, ben 17 regioni su 20 rischiano di registrare un livello di consumi inferiore a quello del 2000".