"Oltre tre milioni di italiani patiscono la povertà assoluta. Questo allarmante dato reso noto dall'Istat – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tisoevidenzia ancora una volta la necessità di interventi strutturali non più procrastinabili".

"L'agricoltura – continua Tiso – è forse la testimone più diretta di questa grande crisi sociale che sta attraversando il Paese. Negli ultimi 3 anni il reddito medio mensile degli italiani destinato alla spesa alimentare è calato da 470 a 440 euro. I cittadini ormai, pur di contenere i costi, sembrano doversi obbligatoriamente orientare verso l'acquisto di produzioni di bassa qualità e tracciabilità, esattamente il contrario di quanto serve all'agricoltura italiana per mantenere alto il suo prestigio internazionale".

"E' purtroppo doveroso riscontrare – continua Tiso – che i numerosi appelli degli operatori del mondo agricolo all'esecutivo non sono stati ascoltati, e che per paradosso il settore ora verrà nuovamente colpito dalle decurtazioni previste dalla manovra".

"Tutto questo – conclude il presidente Confeuro – è il logico risultato della politica dei rimandi, di quella che non sa discutere e decidere e che poi diviene costretta, per far quadrare i conti, a tagliare senza le opportune valutazioni. Questa manovra, iniqua e grave anche alla luce dei dati diffusi oggi dall'Istat, rischia di aumentare i divari sociali e di non garantire la ripresa dei settori produttivi dell'economia nazionale, mentre allo stesso tempo premia chi ha volontariamente violato le normative di settore come gli agricoltori che non hanno rispettato i limiti sanciti con le quote latte".