I dati dell'Istat sull'inflazione, stimata del 2,7% a giugno, rilanciano la necessità di un piano straordinario per contenere i costi di produzione nella filiera agroalimentare.

"La crisi del comparto agroalimentare – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tisostenta ad essere superata anche per via del costante aumento dei costi di produzione a carico degli agricoltori. Questi nuovi rincari, aggravati dai fenomeni speculativi, rallentano la ripresa e rendono sempre più critica la posizione degli operatori del settore agricolo".

"I dati Istat – continua Tiso – certificano un incremento dei costi di trasporto e dei carburanti. Il rialzo della benzina dell'119% e del gasolio, con un incremento del 14% rispetto all'anno precedente, gravano significativamente sulla vita del comparto agroalimentare".

"E' necessario un tavolo tecnico che si occupi di individuare i modi attraverso i quali è possibile ridurre i costi di produzione per gli agricoltori. E' infatti evidente – conclude Tiso – che senza una pianificazione strategica mirata al contenimento delle spese la crisi non potrà essere superata e a subirne le conseguenze sarà la qualità delle produzioni, la cui salvaguardia è essenziale per mantenere alta la considerazione internazionale del made in Italy".