"E' un taglio assurdo che non si può accettare". Così il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi, che è anche presidente dell'Ases-Associazione solidarietà e sviluppo, l'organizzazione non governativa (Ong) della confederazione impegnata in progetti di solidarietà e nell'evoluzione di progetti agricoli in America latina e in Africa, commenta la riduzione del 45%, prevista nella Legge di stabilità, che ha sostituito la vecchia finanziaria dei fondi disponibili per la cooperazione internazionale.
"Si è portata la cifra - rileva Politi - a soli 179 milioni di euro, un record negativo nella storia della cooperazione italiana".
Il presidente della Cia e dell'Asse sottolinea l'importante ruolo svolto dalla cooperazione nei confronti dei Paesi in via di sviluppo, dove regna il dramma della fame e della povertà.
"In varie occasioni - afferma Politi - abbiamo rilevato l'esigenza di più agricoltura per sfamare il mondo. E lo ribadiamo anche questa volta, rinnovando l'invito a riporre al centro dell'attenzione, nelle economie industrializzate ed in quelle in sviluppo, il tema dell'agricoltura. E' essenziale aumentare la produttività agricola promuovendo gli investimenti in progetti irrigui ed infrastrutturali e l'accesso dei piccoli agricoltori al mercato dei fattori, a partire dalla terra".
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