I cittadini stranieri residenti in Italia al 1° gennaio 2010 sono 4.235.059, pari al 7,0% del totale dei residenti, mentre al 1° gennaio 2009 essi rappresentavano il 6,5%.

Lo rende noto l'Istat, che diffonde i dati relativi alla popolazione straniera residente in Italia che, nel corso del 2009, è aumentata di 343.764 unità (+8,8%).

Stranieri indispensabili per il lavoro agricolo

In agricoltura oltre un lavoratore su dieci è extracomunitario e si contano ben 90mila rapporti di lavoro regolari, dei quali 2/3 a tempo determinato. E' quanto sottolinea la Coldiretti commentando i dati sulla popolazione straniera residente in Italia diffusi dall'Istat, che evidenziano come tra le nazionalità maggiormente rappresentate ci siano albanesi (17,2%), indiani (13,8%), marocchini (12,6%), tunisini (8,7%) e macedoni (5,2%). 

I lavoratori immigrati, continua la Coldiretti, sono una componente bene integrata nel tessuto economico e sociale di molti distretti agricoli, come nel caso della raccolta delle fragole nel veronese, della preparazione delle barbatelle in Friuli, delle mele in Trentino, della frutta in Emilia Romagna, dell'uva in Piemonte, degli allevamenti in Lombardia, dove lavorano soprattutto gli indiani, ed delle attività di pastorizia in Abruzzo, che coinvolgono al 90% i macedoni. 

"I lavoratori stranieri - conclude la Coldiretti - contribuiscono in modo strutturale e determinante all'economia agricola del paese e rappresentano una componente indispensabile per garantire i primati del made in Italy alimentare nel mondo".