Iniziative nazionali urgenti per contrastare la grave crisi del pomodoro da industria: lo ha chiesto la Fedagri-Confcooperative nel corso dell’incontro svoltosi ieri al ministero delle Politiche agricole a cui hanno partecipato i diversi attori della filiera del comparto. 

“Va assolutamente salvaguardato in primo luogo il rispetto delle norme contrattuali ”, ha dichiarato Davide Vernocchi, Presidente del settore ortofrutticolo di Fedagri. “Il ritiro del prodotto da parte dell’industria conserviera del sud è partito con un ritardo ingiustificato che, complice l’andamento stagionale favorevole della coltivazione del pomodoro, ha determinato una sovramaturazione del prodotto e quindi in molti casi la perdita dei requisiti di idoneità per la trasformazione. I bassi prezzi pagati ai produttori, diversi da quelli pattuiti, possono scatenare nei prossimi giorni gravi tensioni sociali oltre a creare una distorsione sul mercato in vista della campagna di commercializzazione. Una situazione tutt’altro che facile, a cui si può porre rimedio solo garantendo il rispetto delle condizioni contrattuali ed individuando formule che assicurino il pagamento integrale dell’aiuto accoppiato”.

“Condividiamo inoltre pienamente la creazione della task-force ministeriale, che dovrà strutturare un sistema di controlli più incisivi sulle operazioni di ingresso, lavorazione, e successiva commercializzazione dei concentrati provenienti dai Paesi terzi e non solo dalla Cina” .

“Se queste sono le misure da attuare nell’immediato – continua Vernocchi – prima della prossima campagna il comparto del pomodoro da industria ha bisogno che venga approvato  dalla Commissione Ue il progetto di norme di commercializzazione e di origine per i derivati del pomodoro, da applicare anche sugli scambi industriali. Apprezziamo molto le assicurazioni ricevute oggi circa il prossimo impegno del Ministro Galan nelle sedi europee”.