Interventi a sostegno delle imprese, più facile accesso al credito, agevolazioni per l’acquisto dei terreni e iter più rapidi per l’assegnazione di quelli appartenenti al demanio, una maggiore semplificazione, riduzioni, anche attraverso la leva fiscale, dei costi che attualmente sostengono le aziende. Sono queste alcune delle richieste che sono state formulate dall’Agia-Associazione giovani imprenditori agricoli della Cia-Confederazione italiana agricoltori a Roma nel corso della terza assemblea elettiva nazionale durante la quale è stata sottolineata l’esigenza di un valido ed organico ricambio generazionale e rilanciato il progetto "Agricoltura futuro giovane".

Gianfranca Pirisi, presidente di Agia, nella sua relazione all’assemblea ha descritto come la grave crisi che sta investendo il settore primario si ripercuota in maniera molto pesante sui giovani imprenditori. Infatti, l’assottigliamento del reddito, derivante da bassi prezzi di vendita dei prodotti agricoli e da alti costi di produzione, mette alle corde il giovane che ha operato investimenti nella propria impresa e non stimola chi vorrebbe intraprendere l’attività agricola. Una situazione molto difficile che rischia di provocare danni insanabili nell’intero settore primario.

Allo stesso tempo, la stretta creditizia operata dalle banche ha sostanzialmente finito per penalizzare i giovani in maniera più che proporzionale rispetto al resto degli imprenditori, poiché notoriamente, sono proprio i giovani che possiedono minori garanzie e che ottengono i rating più alti e che, quindi, si ritrovano nella situazione debitoria più stringente.

Per questa ragione l’Agia ha rimarcato l’esigenza di interventi mirati e concreti per cercare di risolvere il problema del ricambio generazionale nell’attuale contesto economico.

"Bisogna agire, in particolare, agendo su fisco e credito - hanno sottolineato i giovani della Cia - che va nella giusta direzione la proposta dell’impiego di tre milioni di euro del Fondo per l’imprenditorialità giovanile in agricoltura, per una misura relativa al credito per le giovani imprese, e il pre-impegno Ismea atto a snellire e rendere più fruibile per il giovane la garanzia diretta Ismea, ma occorre essere più incisivi e soprattutto essere tempestivi".

Riguardo al fisco, l’Agia ha rilevato che, in una fase attuale caratterizzata dalla scarsità di risorse, occorre essere selettivi nell’assegnare le agevolazioni, andando a privilegiare gli imprenditori professionali. Proposte immediatamente attuabili a favore dei giovani possono essere la diminuzione dell’Iva, l’accisa zero sul gasolio, la fiscalizzazione degli oneri sociali per la mano d’opera assunta da giovani imprese, l'esenzione dal pagamento dei contributi Inps nella fase di primo insediamento.