L'Istat ha reso noti i dati relativi all'inflazione per il mese di agosto 2009. L'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), in questo mese, presenta una variazione di +0,4% rispetto al mese di luglio 2009 e di +0,2% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Per quanto riguarda il capitolo 'prodotti alimentari e bevande analcoliche' ad agosto 2009 rispetto al mese precedente si registra un calo dello 0,1% mentre rispetto al corrispondente mese dell'anno precedente c'e' stato un aumento dell'1,2%.
 
Per gli alimenti, l'inflazione è sei volte più alta
'La crescita tendenziale dei prezzi degli alimentari dell'1,2% e' senza alcuna giustificazione di sei volte superiore al valore medio dell'inflazione (+ 0,2%) con lo scandaloso aumento del 2,3% dei vegetali freschi che sono pagati oggi agli agricoltori su valori dimezzati rispetto allo scorso anno'. E' quanto afferma la Coldiretti commentando i dati relativi all'inflazione pubblicati dall'Istat che evidenziano una ripresa su base annua dello 0,2%. I prezzi pagati agli agricoltori per i prodotti agricoli in campagna, sottolinea la Coldiretti, sono in forte calo per tutte le categorie e di conseguenza l'andamento crescente dei prezzi al consumo degli alimenti non e' giustificabile se non con la presenza di manovre speculative. Per frutta e ortaggi le poche decine di centesimi pagate agli agricoltori si trasformano in euro sui banchi di vendita per la presenza, precisa la confederazione, di pesanti distorsioni nel passaggio degli alimenti dal campo alla tavola.
 
Confagricoltura: 'Cresce la forbice tra produzione e consumo'
Anche Confagricoltura ha commentato i dati dell'Istat, dichiarando che si tratta di 'un andamento che coniugato con gli indici dei prezzi alla produzione, evidenzia l'ulteriore allargamento della forbice con i prezzi al consumo. Ismea', ricorda l'organizzazione agricola, 'già a luglio segnalava una diminuzione dei valori alla produzione del 7,08% rispetto al mese precedente e del 16,26% su base annua. Un crollo generalizzato delle quotazioni, che non da segni di inversione e che rende inspiegabile la debolissima flessione dei prezzi dei prodotti alimentari. Se i dati definitivi confermeranno l'andamento dei prezzi al consumo e alla produzione', conclude la Confagricoltura, 'non si potrà fare a meno di avviare una profonda riflessione sui rapporti nella filiera e sulla ripartizione della catena del valore'.