Dopo due giorni di manifestazioni in tutt'Italia, la Coldiretti ha tenuto nei giorni scorsi la sua Assemblea annuale anche per fare il bilancio della mobilitazione in difesa della filiera agricola italiana.
Il presidente Sergio Marini è tornato sulla battaglia "per difendere una categoria che produce cibo e ambiente", una "battaglia per la civiltà del Paese". I risultati, ha detto, sono importanti "sia per l'Italia sia per l'Europa nonostante le critiche di neoprotezionismo giunte da Bruxelles". "Non siamo contro le importazioni, ma vogliamo che arrivi in Italia cibo sano. L'obiettivo - ha detto Marini - è smontare la contraffazione più o meno legale".  
"La nostra filiera agricola italiana non vuole essere sostitutiva", ha assicurato a chi gli ha obiettato che l'Italia è un importatore di derrate alimentari, e si è detto convinto dell'opportunità di "distinguere tra l'industria intelligente e le rappresentanze dell'industria" perché la prima "non ha paura" come, invece, ha paura chi lavora e "fa business" sulle ambiguità ai limiti della contraffazione. Marini cita il caso del Parmigiano Reggiano la cui crisi, a suo parere, deriva dalla concorrenza delle forme contraffatte e dal fatto che la cooperazione non ha funzionato permettendo che le cooperative si "scannassero tra di loro" mentre era fondamentale fare massa critica per tenere a bada i pochi commercianti che dettano il prezzo. E' necessario lavorare sulla concentrazione dell'offerta e lottare contro la contraffazione interna.
 
Nel corso dell'Assemblea Marini ha anche annunciato l'accordo tra Coldiretti e Unci, per dar vita alla più importante centrale cooperativa agricola del Paese. "Coldiretti ha una sua centrale cooperativa e l'obiettivo è quello di farla diventare, nel giro di un anno, la più importante del Paese". In ogni sede, anche di zona, della Coldiretti sarà creato un punto Unci-Coldiretti e tutti i dirigenti provinciali della dovranno impegnarsi a far aderire le cooperative alla nuova realtà.
L'Ascat, l'Associazione delle cooperative agricole dell'Unci, è stata commissariata e commissario è stato nominato Mauro Tonello, vice presidente della Coldiretti, che saà' affiancato da Carlo Catanossi (Coldiretti) e da Paolo Galligioni (vice presidente vicario dell'Unci).
In ottobre, nel corso di un congresso, sarà nominato il presidente. Marini ha reso noto che ci sono stati tre mesi di contatti con Confcooperative nel corso dei quali sono state fatte valutazioni sulla possibilità "che la centrale cooperativa bianca potesse cambiare la propria strategia mettendo alla guida delle proprie cooperative agricole associate a Fedagri un uomo Coldiretti. L'abboccamento non è andato in porto, l'intesa con l'Unci invece è stata conclusa in tre giorni" ha detto Marini, assicurando che alla base dell'accordo non ci sono problemi economici dell'Unici che sarebbero stati risolti dalla Coldiretti.
 
"Sembrerebbe che la politica tutta sia con noi - ha continuato poi Marini -: volevamo l'etichettatura del latte Uht e dei derivati ed il tavolo è stato convocato. E' stato presentato il decreto e Zaia è stato molto determinato. Dopo la convocazione del tavolo tecnico il ministro firmerà il decreto (ministeriale) e poi inizierà la mediazione comunitaria. Comunque possiamo pretendere che il decreto sia subito applicato anche se qualche industriale farà ricorso". "Abbiamo registrato - ha proseguito - l'impegno del presidente della Camera Fini "di rimettere all'ordine del giorno la legge sull'etichettatura. L'incontro con fini è stato molto positivo,  c'e' stata una apertura inaspettata su tutti i nostri temi".
 
Sul Fondo di solidarietà nazionale, Marini è convinto che il Governo manterrà il suo impegno e "avrà una sola faccia".