La relazione relativa alla revisione della direttiva sulla prevenzione e la riduzione integrate dell’inquinamento (Ippc) è stata sottoposta a votazione al Parlamento europeo. Il Copa e la Cogeca si rallegrano che siano state sollevate alcune delle loro principali preoccupazioni attinenti alla direttiva.
Pekka Pesonen, segretario generale del Copa-Cogeca, ha dichiarato 'Siamo soddisfatti che il Parlamento europeo abbia capito che le aziende agricole e orticole sono diverse dalle altre imprese interessate dalla direttiva Ippc: molte di esse sono talmente piccole che non riescono semplicemente a gestire l’attuazione estremamente complessa della direttiva Ippc e arispettarne i requisiti. E' pertanto positivo che il Parlamento abbia respinto la proposta di abbassare la soglia di capacità di allevamento per il pollame, il che avrebbe imposto delle esigenze eccessivamente rigorose per questo tipo di attività agricola. Siamo anche contenti che ideputati europei abbiano riconosciuto che la questione dello spandimento del liquame è già pienamente trattata nella direttiva sui nitrati'.
Il segretario generale ha aggiunto, 'Tuttavia, in altri settori, i requisiti della nuova direttiva Ippc genereranno un aggravio del carico burocratico e dei costi supplementari. Le aziende che hanno recentemente deciso di procedere a investimenti a lungo termine hanno bisogno di maggiore flessibilità per rispettare le nuove norme. I costi legati alla direttiva Ippc possono essere molto significativi e gli agricoltori sono già colpiti dalle situazioni di mercato estremamente difficili peri loro prodotti. Siamo preoccupati anche dal fatto che il voto di oggi cerchi di estendere il campodi applicazione della direttiva a nuovi tipi di aziende e temiamo perciò le ulteriori incertezze che risulteranno dall’introduzione del principio dell’equivalenza per i rigetti di azoto'.