In Sicilia, Calabria, Lucania, Puglia, nell’Italia Centrale, in Veneto, Piemonte, Liguria, ma anche in molte altre realtà, a causa del vento forte, della neve, del gelo, dei nubifragi, si registrano, sottolinea Confagricoltura, situazioni di estrema difficoltà per le operazioni colturali e produttive. E ancora, interruzione ed impraticabilità di strade interpoderali, smottamenti e frane, allagamenti dei campi, danni alle strutture, alle serre ed anche alle colture, difficoltà di approvvigionamento delle aziende zootecniche e montane, ecc.
Le esondazioni di fiumi hanno provocato allagamenti in agrumeti (molte le piante distrutte e con esse i frutti ancora da raccogliere) e oliveti. Diversi sono stati gli smottamenti dei terreni agricoli e le frane. Sono rimaste isolate per ore molte aziende agricole, perchè divenuta impossibile la percorribilità delle strade di campagna. Secondo la Cia, sono stati devastati dalle acque i campi appena seminati a cereali. In alcune zone deve essere effettuata la risemina per il grano. La pioggia violenta e degli smottamenti ha sradicato alberi da frutta, compromettendo l'equilibrio stesso dei terreni coltivati.
Per quanto riguarda le colture, si registrano danni, sottolinea la Cia, per le produzioni orticole di stagione. Sono andate distrutte intere produzioni di zucchine, di insalata, di cavoli, di cavolfiori, di cicoria, di radicchio, di carciofi, di verza. Per questo motivo la Cia esprime forte preoccupazione soprattutto per il 'taglio' ai finanziamenti per il Fondo di solidarietà nazionale. E, quindi, per gli agricoltori colpiti dal maltempo c’è il rischio che al danno si aggiunga la beffa. Si corre, infatti, il serio pericolo che i produttori non vengano risarciti. La Cia, che si è subito attivata sul territorio per venire incontro alle esigenze dei produttori agricoli e per una stima globale dei danni, si sta adoperando perché nelle zone devastate dal maltempo venga deciso al più presto lo stato di calamità in modo da fronteggiare una situazione che appare quanto mai complessa.
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Fonte: AgricolturaOnWeb