'I dati di novembre con il crollo dell'export Ue erano attesi, ma non per questo meno drammatici. Anche i prossimi mesi saranno molto difficili e probabilmente tutto il 2009 sara' compromesso dalla recessione che colpisce in modo grave tutti i nostri principali partner e clienti europei, Germania, Gran Bretagna, certamente Spagna e Irlanda e in misura minore Francia'.
Lo sottolinea in un comunicato Adolfo Urso, sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico con delega al Commercio estero, commentando i dati diffusi oggi dall'Istat. 'Il sistema produttivo italiano e' sottoposto a una durissima pressione ma', ha aggiunto Urso, 'ha tutti i fondamentali per resistere meglio di altri Paesi europei e occidentali, come dimostrano peraltro i primi indicatori economici'.
'Il governo', ha precisato il sottosegretario, 'e' impegnato ad attutire l'impatto sociale con interventi significativi sui consumi interni, contenuti nel decreto anticrisi e sugli ammortizzatori sociali, in queste ore in discussione con regioni e forze sociali'.
L'export nell'Ue, a novembre, e' diminuito in tutti i comparti ma', ha evidenziato Urso, 'per gli alimentari si sono registrate minori flessioni (-3,8%) rispetto agli altri settori. Il calo dell'export italiano verso i Paesi Ue (-16,3%)', ha proseguito il sottosegretario', arriva anche in seguito allo scoppio della bolla immobiliare e finanziaria'.
Il 2008 si e' chiuso con le esportazioni di vino italiano nel mondo che hanno raggiunto per la prima volta, secondo dati Istat, un valore di circa 3,5 miliardi di euro grazie soprattutto alla domanda di Stati Uniti e Germania che sono i principali acquirenti, anche se la distribuzione del vino Made in Italy e' in crescita soprattutto nei nuovi Paesi emergenti. E' quanto stima la Coldiretti sottolineando che nello stesso anno l'Italia ha conquistato il primato mondiale nella produzione di vino con il sorpasso nei confronti dei tradizionali concorrenti francesi. Dopo molti anni la conclusione della vendemmia, con un raccolto nazionale di circa 45 milioni di ettolitri (+5%), ha sancito lo storico sorpasso quantitativo dell'Italia sulla Francia dove la raccolta dell'uva si annuncia inferiore del 5% per un quantitativo di 44 milioni di ettolitri.
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Fonte: Agrapress