'Gli agricoltori attendono che venga fatta chiarezza sulla questione legata all’Ici sui fabbricati rurali, che è illegittima e sta creando contenziosi con i Comuni che stanno già avanzando pretese verso le imprese che Confagricoltura giudica inique'. Lo ha rimarcato il direttore generale dell’Organizzazione degli imprenditori agricoli, Vito Bianco, intervenendo all’audizione in Commissione Agricoltura del Senato dedicata alla crisi del settore agricolo. 
Soffermandosi sulle misure di 'immediata urgenza', Vito Bianco ha richiamato l’attenzione dei senatori anche sul grave problema della mancanza di reti finanziarie di sicurezza per fronteggiare le calamità.
'Il provvedimento nazionale per il rilancio competitivo dell’agricoltura', ha ricordato il direttore generale di Confagricoltura, 'ha tagliato i finanziamenti per il fondo di solidarietà nazionale, destinando esclusivamente per l’anno passato uno stanziamento di appena 65 milioni di euro. Le aziende agricole si trovano del tutto scoperte, in situazioni di difficoltà, sia sotto il profilo contributivo che assicurativo'.
'Infine', ha sottolineato Bianco, 'occorre procedere alla stabilizzazione degli sgravi contributivi per le aree montane e svantaggiate (legge n. 81/2006) al fine di contenere il costo del lavoro nelle aree difficili'.
 
Accanto a queste misure di immediata urgenza, Confagricoltura propone alcune altre direttive, su cui è disponibile a confrontarsi, a carattere economico e fiscale.
'E’ essenziale ridare slancio agli incentivi previsti per l’ammodernamento e la ristrutturazione delle imprese. In tal senso', ha proseguito il direttore generale della Confagricoltura, 'si potrà cogliere l’appuntamento previsto dall’applicazione della health check della Pac (che prevede una rivisitazione del Piano Strategico Nazionale e dei Piani di Sviluppo Rurale regionali entro giugno prossimo) per tenere conto delle nuove risorse derivanti dalla modulazione aggiuntiva e progressiva'.
In tale sede si potrebbe vantaggiosamente prevedere un riorientamento delle risorse verso le misure di cui beneficiano essenzialmente le imprese agricole al fine di favorire la produzione e garantire l’occupazione.
Bianco ha quindi indicato una serie di misure fiscali dirette alla riduzione dei costi di gestione. In particolare la riduzione degli oneri fiscali sui costi energetici, l’abbattimento dell’accisa sul gasolio, e la riduzione del’aliquota Iva sui carburanti utilizzati nelle attività agricole.