Nel periodo gennaio-settembre 2008 il valore delle esportazioni italiane ha registrato, rispetto al 2007, un incremento del 5%, più intenso per i flussi diretti verso i paesi extra Ue (+8,3%, rispetto +2,9% verso i paesi appartenenti all’Ue). E' quanto emerge dai dati diffusi dall'Istat sul commercio estero. Per quanto riguarda i prodotti dell'agricoltura, silvicoltura e pesca le regioni dell'Italia meridionale e insulare hanno fatto registrare, nel periodo gennaio-settembre 2008/gennaio-settembre 2007, una crescita delle esportazioni del 20,1%, quelle dell'Italia nord-orientale del 16,5%, quelle dell'Italia centrale del 6,3% e infine quelle dell'Italia nord-occidentale del 2'8%.
 
"L’export delle regioni italiane ha tenuto fino all’ultimo, cioè anche nel terzo trimestre 2008, prima che divampasse la crisi economica mondiale. La crescita del 5% nei primi 9 mesi dell’anno rappresenta un raggio di luce in questa tempesta finanziaria ed economica che sta facendo rallentare l’economia mondiale”. Lo ha detto il sottosegretario allo Sviluppo economico con delega al commercio estero Adolfo Urso, commentando i dati dell’Istat. “Le esportazioni del nord ovest e il nord est - ha aggiunto - che quantitativamente rappresentano quasi i tre quarti dell’export nazionale, sono aumentate, rispettivamente, del 5% e del 4,8%. se i dati dell’export regionale fino a settembre sono confortanti e dimostrano quanto sia diffusa sul territorio nazionale la forza competitiva del made in Italy e dei suoi settori produttivi molte restano le preoccupazioni per l’ultimo trimestre dell’anno e per il 2009 a causa del crollo della domanda mondiale”