La partita del Wto subisce, per ora, una battuta di arresto. Bruxelles sottolinea che l'occasione è troppo importante per venire sprecata in discussioni 'affrettate' tuttavia ogni sforzo deve essere fatto per raggiungere la massima convergenza tra i paesi e proseguire il lavoro svolto fin'ora anche nella fase della nuova presidenza americana, con la quale i negoziati potranno riprendere all'indomani del suo insediamento nei primi mesi del 2009. Nel frattempo, si legge nel comunicato, 'Europa continuerà a mantenere un ruolo di guida nei negoziati, sperando che il Wto resista alle pressioni protezioniste'.
Sulla questione è intervenuto anche il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia, per cui la sospensione dei negoziati a data da destinarsi non va vista in un'ottica negativa, almeno per l'Italia.
'A questo punto', ha precisato Zaia, 'riteniamo che il fallimento, non ancora formale, del tentativo fatto dal Direttore Generale Lamy, sia la soluzione migliore rispetto a conclusioni parziali della ministeriale che si limitassero a consolidare i risultati fin qui conseguiti, notoriamente carenti di punti giudicati dall'Italia prioritari, quali l'estensione della protezione per le indicazioni geografiche e l'avvio del registro multilaterale'.
'In ogni caso', ha precisato il ministro, 'attendiamo l'annuncio formale del fallimento, che dovrebbe essere dato nel corso della prossima settimana dal TNC (Trade Negotiations Committee) che sarà seguito dal Consiglio Generale'.
'Al momento infatti', ha concluso il ministro,
'non vi sono i presupposti necessari per giungere a conclusioni che possano ritenersi soddisfacente per tutti gli interessi in causa'.