Aumenti dei costi di produzione, contributivi e fiscali, emergenza prezzi, burocrazia, legge finanziaria, Politica agricola comune. Sono questi gli elementi comuni che caratterizzano le mobilitazioni decise dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori e dalla Confagricoltura. Mobilitazioni che in questi giorni si stanno sviluppando in tutto il Paese e che avranno due momenti “clou”, con la manifestazione nazionale di Confagricoltura, Il 19 novembre a Bologna, e con il sit-in della Cia davanti al Palamento, il 20 novembre a Roma. Dunque, una protesta - affermano Cia e Confagricoltura - tesa a sensibilizzare l’attenzione verso i gravi problemi del settore agricolo che sta vivendo una fase molto difficile, con il rischio della recessione. Occorrono risposte valide ed incisive nei confronti degli imprenditori agricoli, il cui malessere è crescente a causa di costi sempre più vertiginosi e di una burocrazia che sta diventando asfissiante. Le mobilitazioni di Cia e Confagricoltura, anche se si articoleranno con iniziative autonome sul territorio, rispondono ad un preciso obiettivo: quello di assicurare strumenti validi alle imprese per superare le difficoltà e per imprimere una svolta positiva attraverso un organico progetto di sviluppo e di competitività.