Nel terzo trimestre 2008, secondo le stime preliminari dell’Istat, il Pil è sceso dello 0,5%, rispetto al precedente, quando si era contratto dello 0,4%: con due trimestri negativi consecutivi anche l’ economia italiana appare entrare in “recessione tecnica”. Il risultato congiunturale – sottolinea Confagricoltura - è la sintesi di una diminuzione di tutti i settori produttivi e anche l’agricoltura sconta l’indebolimento dell'attività economica, con il ristagno della domanda interna ed estera e l’inasprimento delle condizioni di finanziamento. In un contesto di crescente criticità per la redditività del settore, si rischia – commenta Confagricoltura - di compromettere una parte del recupero, registrato nel primo e terzo trimestre, con il valore aggiunto agricolo ai prezzi di base cresciuto, in termini reali, rispettivamente del 6% e dell’1,7%.Le ragioni del malessere diventano sempre più evidenti e rendono ineludibili attenzione e interventi per il settore.
  
“Il dato negativo sul valore aggiunto in agricoltura con una preoccupante battuta d’arresto, conferma la difficile situazione del settore che richiede subito interventi straordinari e una nuova politica per rilanciare sviluppo e competitività”. A sottolinearlo è il presidente della Cia - Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi che, commentando le stime dell’Istat, riafferma la validità della mobilitazione promossa dall’Organizzazione sul territorio nazionale con un sit-in il 20 novembre prossimo a Roma davanti alla Camera dei deputati, in piazza Montecitorio con lo slogan ‘Ora i fatti. Gli agricoltori chiedono interventi immediati ed efficaci’. "Occorre un cambiamento di rotta, una svolta positiva per un’agricoltura - dice Politi - che non può restare impantanata nella crisi".