Dopo nove giorni e nove notti di riunioni, fasi di stallo, progressi e tensioni, i negoziatori non sono riusciti a trovare un accordo sul meccanismo di salvaguardia delle importazioni agricole, soprattutto a causa di 'divergenze inconciliabili' tra Stati Uniti e India.
Secondo il ministro Zaia un accordo a tutti i costi avrebbe minacciato il nostro sitema agricolo, la cui difesa sente come mandato. 'Dal 2001, da quando questo round di negoziati e' cominciato', dice il ministro, 'la pressione dei paesi emergenti per entrare sul mercato più ricco, quello europeo, era fortissima. Le hanno tentate tutte: ad esempio mettere il riso tra le specie tropicali e abolire ogni dazio'.
Il ministro dell'agricoltura si è infine soffermato sulla strategia futura italiana ed europea che si baserà su due pilastri: la difesa delle identità produttive e la sicurezza alimentare per i cittadini relativamente ai cibi che vengono dall'estero.