Wto e poi Wto e ancora Wto. E' sulla ripresa delle trattative in seno al World Trade Organization (l'organizzazione mondiale dei commerci) che si è aperta lunedì 21 luglio a Ginevra che si sono concentrate le attenzioni della maggior parte dei quotidiani nel corso della settimana. Tanta attenzione è motivata dalle ripercussioni che un accordo, comunque difficile da raggiungere, potrebbe avere a livello planetario, coinvolgendo prodotti industriali e agricoli, manifatturieri e finanziari. Lo spiega con efficacia l'articolo pubblicato su "La Stampa" del 19 luglio, fornendo qualche anticipazione, che nei giorni seguenti si dimostreranno fondate, sulle contrapposizioni fra i vari interessi che si muovono sullo scacchiere internazionale. Non è da meno "Il Corriere della Sera" dello stesso giorno che già nel titolo (Auto e agricoltura, Wto intesa a rischio) mette a segno alcune previsioni sui temi caldi al centro della discussione. Wto ad alta tensione, gli fa eco "Italia Oggi", mentre dalle colonne di "Libero Mercato" il presidente di Confagricoltura, Federico Vecchioni" si dice pronto a scendere in piazza con i trattori qualora le intese sul commercio estero si concludessero a spese dell'agricoltura italiana.

E che qualche motivo di preoccupazione ci sia lo si scoprirà presto, già dal 22 luglio, quando dalle pagine del "Corriere della Sera", si avrà notizia della disponibilità dichiarata dal Commissario europeo, Peter Mandelson, di un aumento al taglio alle tariffe doganali per i prodotti agricoli. Non si è fatta attendere la replica del ministro all'Agricoltura, Luca Zaia, che si dichiara pronto a bloccare i lavori del Wto, come riporta "Il Messaggero" del 23 luglio. E che proprio sull'agricoltura si possa "consumare" un blocco delle trattative viene riportato il giorno seguente da "Italia Oggi", viste le contrapposizioni in campo sul sistema di aiuti e di dazi nel comparto agricolo.

Le trattative continueranno anche nel week end, ma non è escluso che la partita prosegua nella settimana successiva. Perché non si vorrebbe arrivare ad un nulla di fatto, come avvenne a Cancum, ma piuttosto proseguire negli incontri fra i 53 Paesi coinvolti nella trattativa, per giungere comunque ad un accordo. Vedremo.

 

Non toccate gli aiuti

Pur se messi in ombra dall'invadenza mediatica del Wto, la settimana di informazioni in campo agroalimentare non ha trascurato altri temi. E' ancora una volta il presidente di Confagricoltura a prendere la parola, questa volta su "Il Giornale" del 19 luglio, per chiedere una conferma al Governo sugli sgravi fiscali per il settore agricolo, dopo che la manovra triennale pare aver cancellato la riduzione dell'Irap e il minor prelievo fiscale per le aree svantaggiate. In tema di aiuti dalle colonne del "Giornale di Brescia" si aggiunge la voce del presidente degli allevatori, Nino Andena (questa volta in veste di presidente della Coldiretti Lombarda) per chiedere alla regione Lombardia di farsi carico dei costi per la gestione dell'anagrafe del bestiame, come avvenuto sin'ora.

 

Le notizie buone…

Anche notizie positive in questa settimana. Lo sottolinea "La Gazzetta di Modena e Reggio" riportando i dati sugli ottimi andamenti della raccolta del grano duro che ha visto un raddoppio delle superfici coltivate. Bene anche il settore della floricoltura (a dispetto della crisi economica…) che ha fatto registrare un sensibile aumento del giro di affari, che ora supera i due miliardi di euro, come ci fa sapere "Il Sole 24 Ore” del 21 luglio. Crescita a due cifre anche per il vino con una vendemmia 2008 che si preannuncia ottima, stando alle anticipazione di “Finanza e Mercati" riportate anche da "Il Messaggero Veneto", puntando però l'attenzione soprattutto alla produzione regionale, a quanto pare da primato.

Intanto è bene prepararsi a salutare le Doc, superate dalle Dop (denominazione di origine protetta) che saranno le nuove denominazioni alle quali i vini dovranno fare riferimento a partire dall'agosto del prossimo anno, come documenta "Il Sole 24 Ore" del 20 luglio.

 

...e quelle cattive

Se il vino va bene, per i suini i guai non sono finiti. Il mercato continua ad essere depresso e le risorse anticrisi sono ancora da attuare. Per studiare le vie di uscita il ministro Zaia incontrerà gli allevatori il 29 luglio, come anticipa "Il Giornale di Brescia" del 24 luglio al quale fa seguito anche "La Padania” dello stesso giorno.

Cattive notizie anche per i pomodori. Il prossimo raccolto si preannuncia con un calo di oltre il 20% a causa dell'avverso andamento climatico. Lo anticipa "La Nuova Ferrara" del 23 luglio. In compenso sta arrivando il “pomodoro nero”, che promette a chi lo consuma vantaggi straordinari contro l’invecchiamento come racconta “La Stampa” del 25 luglio.

Fra le notizie “cattive” ci sono anche le api, con il mercato del miele crollato del 30%. Ma come riporta “Finanza e Mercati” dello stesso giorno, la crisi si fa meno pesante grazie allo sblocco ai fondi destinati all’apicoltura.

 

Il mercato virtuale

E fra gli alti  bassi del mercato si affaccia con sempre maggiore frequenza la contrattazione telematica, attualmente attiva su 32 piazze, come racconta "Italia Oggi", ma in procinto di allargarsi anche ad altre città e a coinvolgere altri prodotti agroalimentari oltre a carni, lattiero caseari e cereali, che oggi sono le merci più diffuse sui mercati on-line. Sulla stessa lunghezza d'onda anche il progetto "Agri-Life" la cui finalità è anche quella di accorciare la filiera produttiva mettendo in contatto diretto agricoltori e consumatori. Il progetto, come illustrato da "Il Sole 24 ore" del 21 luglio, è stato messo a punto presso l'università Cattolica di Milano. Se sono rose...