'Non riesco a capire come il Commissario Mandelson possa esercitare delle pressioni per la conclusione di un accordo commerciale che renderà i consumatori dell’Unione europea ancora più dipendenti dalle importazioni per i loro approvvigionamenti di prodotti alimentari di base in un periodo di crisi alimentare mondiale', ha dichiarato Jean-Michel Lemétayer, presidente del Copa, l’organizzazione che rappresenta gli agricoltori europei, alla vigilia di un’importante riunione dei ministri dell’Ue volta a discutere le ultime proposte avanzate nel quadro dei negoziati commerciali in sede Omc.
'Gli agricoltori europei hanno sempre sostenuto la necessità di norme commerciali eque stabilite su base multilaterale ma, anche nell’ipotesi dell’esito più favorevole dei negoziati commerciali, ciò implicherà una perdita annuale di 30 miliardi di euro per il settore agricolo', ha sottolineato il presidente. 'In aggiunta, vi saranno serie ricadute sul settore alimentare e sull’occupazione. Il settore della trasformazione delle carni sarà particolarmente colpito e riteniamo che complessivamente saranno persi almeno 500 mila posti di lavoro. Non vi sarà alcun vantaggio neanche per l’industria o i servizi dell’Ue', ha aggiunto Gert Van Dijk, presidente della Cogeca, l’organizzazione che rappresenta le cooperative agricole europee.
Il Copa e la Cogeca hanno pertanto elaborato una dichiarazione che confuta le affermazioni fallaci del Commissario Mandelson, come: 'Il fallimento dei negoziati all’Omc aprirebbe la porta al protezionismo', 'Sarebbero i paesi più poveri a perderci di più' e 'Se dovessimo fallire, ci perderebbe anche l’Unione europea'.
'In un periodo di crisi alimentare e di condizioni economiche difficili, i cittadini europei non vogliono grandi dichiarazioni politiche sull’importanza dell’Omc', ha concluso il presidente Lemétayer. 'Essi vogliono sapere che cosa ciò significa esattamente per loro. E' meglio nessun accordo che un cattivo accordo, e il progetto di accordo attualmente in discussione è pessimo'.