Confagricoltura esprime forte preoccupazione per gli incrementi, rilevati dagli indici (provvisori) di Istat dei prezzi al consumo di beni alimentari basilari come pane e pasta relativi a giugno 2008. L'organizzazione degli imprenditori agricoli rimarca come il settore delle commodities sia fortemente deficitario e dipendente dall'estero e dalle oscillazioni delle quotazioni sul mercato mondiale. Per quanto riguarda le produzioni cerealicole nazionali Confagricoltura ricorda che l'Ismea ha rilevato a maggio in media una riduzione congiunturale dei prezzi del 5,6%, dopo il -2,8% già registrato ad aprile.
Per il frumento duro in particolare, il calo è risultato a maggio del 13,9% su base mensile, mentre i prezzi alla produzione del frumento tenero hanno segnato una contrazione del 9,5%. Anche per il granoturco si rileva, alla fase alla produzione, una flessione dell'1,4% mensile, che è apparsa ancora più marcata per l'orzo (-6,1%). Ciò, ad avviso di Confagricoltura, è un evidente segnale che la congiuntura nel settore agricolo, in fatto di prezzi, si sta muovendo in controtendenza con quanto avviene per i beni alimentari al consumo.