Dopo aver chiuso il 2007 con un bilancio positivo, grazie ad una quotazione media di 7,80 euro/kg, per il Parmigiano Reggiano questo inizio di 2008 si sta dimostrando avaro di soddisfazioni. Il prezzo del prodotto con stagionatura 12 mesi  è infatti sceso  a quota 7,40 euro e non si vedono al momento segnali di una inversione di tendenza.

Si ripropone così la necessità di dare al comparto una maggiore stabilità, come è stato messo in evidenza anche in occasione della assemblea del Consorzio di tutela, anzitutto mantenendo viva l'attenzione sul rispetto dei piani produttivi. Già lo scorso anno le politiche di contenimento della produzione avevano evitato una crescita incontrollata, facendo chiudere l'annata produttiva con la produzione di poco più di 3 milioni di forme (-0,3% rispetto al 2006). Un risultato importante, ma che oggi paga lo scotto della flessione dei consumi, complice la difficile congiuntura economica del Paese. Lo dimostrano anche taluni dati sulle vendite, specie nelle grandi superfici, che vedono privilegiare sempre più le confezioni di minor peso. Segno che le preferenze del consumatore privilegiano ancora il "re dei formaggi", ma che le esigenze dei bilanci familiari impongono una certa attenzione agli "investimenti" alimentari.

Mentre il mercato interno dà qualche segnale di debolezza, si moltiplicano le attività di promozione messe in atto dal Consorzio e per le quali sono stati messi a disposizione investimenti per 13 milioni di euro. Fra gli eventi più recenti spicca per l'essere inedito l'apertura contemporanea di 270 forme di Parmigiano Reggiano avvenuta negli Usa, in Canada e in Gran Bretagna. Una kermesse che è stata realizzata il 12 aprile in ognuno dei 270 negozi della Whole Foods Market, la catena statunitense leader nel mondo nella distribuzione di prodotti biologici. Il tutto è avvenuto nell'arco di 30 minuti e sotto la supervisione dei giudici ufficiali del Guinness World Record.

"Un'impresa originale - ha detto il presidente del Consorzio di tutela Giuseppe Alai - soprattutto perché messa in atto da una catena ben nota per le sue rigorose scelte di alimenti naturali d’eccellenza e per questo da tempo molto legata al Parmigiano-Reggiano”. L'evento è anche riportato nella home page della catena Whole Foods Market (www.wholefoodsmarket.com) dove è presente un filmato nel quale si mostra il processo di taglio della forma con i coltelli "regolamentari" forniti dallo stesso Consorzio.

La pubblicazione dell'evento nel libro dei Guinness sarà un ulteriore tassello di un processo di promozione del Parmigiano Reggiano sui mercati esteri. La ricerca di nuovi sbocchi e l'incremento di quelli esistenti è una via obbligata per dare maggiore stabilità al settore, anche se molti sono gli ostacoli da superare, non ultimo quello delle contraffazioni che fanno un concorrenza sleale al nostro formaggio. Un aiuto in questa direzione è giunto dalla recente sentenza della Corte di giustizia delle comunità europea che si è espressa sul caso Parmesan, chiarendo che questa denominazione non può essere usata dai produttori che non si attengono al disciplinare del  Parmigiano Reggiano.

 

Foto - Consorzio di tutela del Parmigiano Reggiano