In occasione della conferenza stampa organizzata ieri, i dirigenti agricoli dell'Unione europea e del Giappone hanno richiamato l'attenzione sui rischi che presenterebbe per i consumatori una progressione dell'accordo commerciale attualmente negoziato alla Wto (World trade organization).
'Riteniamo che i consumatori non si rendano conto della posta in gioco alla Wto', ha dichiarato Jean-Michel Lemétayer, presidente del Copa. 'Le recenti evoluzioni sui mercati mondiali per i prodotti di base agricoli suscitano serie preoccupazioni in materia di sicurezza alimentare e di stabilità. Prova ne sia la recente iniziativa del primo ministro britannico che ha esortato il G8 ad agire su tali questioni'. 'Tuttavia, allo stesso tempo, ci orientiamo alla Wto verso un accordo commerciale che provocherà forti riduzioni della produzione agricola dell'Ue. L'Unione europea è già il più grande importatore mondiale per quanto riguarda i suoi fabbisogni alimentari. Diventeremo però ancora più dipendenti dalle importazioni per una serie di derrate alimentari di base come le carni bovine, le carni di pollame, le carni suine, il burro, lo zucchero, gli ortofrutticoli e le uova. Per le carni bovine ad esempio, la produzione europea registrerebbe un calo di pressoché 800 mila tonnellate, ovvero l'equivalente della produzione totale di carni bovine di un paese come il Regno Unito'.
'Constatiamo anche una maggiore volatilità dei prezzi dei prodotti agricoli sui mercati mondiali e il cambiamento climatico non farà che rafforzare tale tendenza. Un accordo alla Wto accrescerebbe ancora la nostra esposizione alla volatilità dei prezzi. Quest'accordo commerciale minaccerà anche la produzione nei paesi in via di sviluppo più poveri. Gli agricoltori dovranno infatti far fronte alla concorrenza delle grandi aziende agricole e degli operatori multinazionali di paesi come il Brasile e gli Stati Uniti. Come i piccoli agricoltori di tali paesi riusciranno a essere competitivi?', ha aggiunto Paolo Bruni, vicepresidente della Cogeca. I dirigenti delle organizzazioni agricole del Giappone e dell'Ue, Ja Zenchu e Copa-Cogeca, hanno firmato una dichiarazione comune nella quale attirano l'attenzione dei cittadini su queste preoccupazioni. 'Dobbiamo impedire che tali negoziati procedano', ha concluso Jean-Michel Lemétayer.