A tavola vincono il 'bio' e i cosiddetti cibi salutistici. In una fase in cui i consumi alimentari nel nostro Paese mostrano un vero crollo, per questi due tipi di prodotti si registra un sorprendente 'boom'. I 'biologici' mettono a segno, negli acquisti domestici, una crescita pari al 9,7% nei primi nove mesi del 2007 rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente, mentre i 'salutistici' proseguono il loro trend positivo che si è consolidato nel quinquennio 2002-2006 con un più 4,6%.
E' quanto afferma la Cia (Confederazione italiana agricoltori) che, sulla base dei dati del Panel Ismea/AcNielsen, evidenzia che da parte delle famiglie, soprattutto quelle con bambini, c'è la ricerca della qualità e della salubrità dell'alimentazione, al di là del prezzo. Infatti, per quanto riguarda il 'bio', proprio i prodotti dell'infanzia, oltre ai salumi e agli elaborati a base di carne, hanno segnato, rispettivamente, incrementi del 43% e del 36% su base annua. 'Particolarmente elevati', sottolinea la Cia, 'anche i tassi di crescita rilevati per gli ortofrutticoli, freschi e trasformati (+25%), per gelati e surgelati (+25,5%) e per i condimenti (+22%). Analogo andamento per gli acquisti di riso e pasta biologici che sono cresciuti', rileva la Cia, 'del 17,1%, mentre latte e derivati hanno registrato, in termini monetari, un incremento del 9,1%'.
Nel contesto delle aree geografiche si rileva nei dati Ismea/AcNielsen una netta spaccatura tra Nord e Centro-Sud, con le regioni settentrionali in forte crescita (+18% il Nord-Ovest; +15,3% il Nord Est) e il resto del Paese caratterizzato da riduzioni dell'8,5% al Centro Italia e del 4,3% nel Mezzogiorno. 'Positivo, inoltre, risulta il dato delle vendite presso la Grande distribuzione organizzata (supermercati e ipermercati), mentre arretra il 'bio' nel canale discount. Sono dati', commentano la Cia e la sua associazione per il biologico Anabio, 'che confermano lo sviluppo continuo nel settore, nonostante le difficoltà incontrate dai produttori e il calo dei consumi agroalimentari registrato negli ultimi mesi'.
I principali orientamenti produttivi interessano foraggi, prati, pascoli, cereali, che nel loro insieme rappresentano il 70% circa della superficie ad agricoltura biologica. Seguono, in ordine di importanza, le superfici investite ad olivicoltura. Per le produzioni animali, distinte sulla base delle principali tipologie produttive, si evidenzia un generale incremento del numero di capi. Per quanto riguarda la classe dei prodotti salutistici nell'aggregato sono compresi: ortaggi e frutta biologici, olio di oliva 'bio' e alcune voci di prodotto tradizionalmente riconosciute più sane dal consumatore, per naturalità (pasta e riso integrale), leggerezza dal punto di vista nutrizionale (yogurt bianco, cereali) o garanzia di maggiore qualità (latte fresco di alta qualità) la domanda resta sostenuta. 'Nel quinquennio 2002-2006', conclude la Cia, 'molti prodotti hanno raggiunto tassi di incremento a due cifre, come i formaggi, l'olio biologico, il riso integrale e lo zucchero di canna'.