A pochi giorni dall'entrata in vigore della comunicazione obbligatoria, la Cia (Confederazione italiana agricoltori) denuncia una situazione particolarmente critica per il settore agricolo. L'avvio a regime del telematico che, sulla carta, doveva rappresentare una semplificazione per le imprese, si sta, infatti, rivelando un fallimento, proprio a causa del permanere di norme anacronistiche che invalidano del tutto il valore di questo strumento. 'L'obbligo della tenuta del registro d'impresa e soprattutto della sua vidimazione', afferma la Cia, 'stanno arrecando enormi disagi agli operatori, costretti a recarsi presso le sedi dell'Inps per ottenere la vidimazione, con tutto ciò che questo comporta in termini di spreco, di risorse umane e di tempo e in termini di costi'. Oltretutto, nelle sedi Inps territoriali la situazione è spesso quella di una grande confusione applicativa e di comportamenti diseguali. Per questo motivo la Cia chiede un intervento urgente dell’Inps e del ministero del Lavoro, affinché la semplificazione nella pubblica amministrazione non sia solo uno slogan elettorale ma una reale opportunità per il mondo produttivo.