“Con il parere favorevole al Psr del Molise espresso dal Comitato della Commissione europea, si conclude, per il nostro Paese, la fase di messa a punto ed approvazione dei programmi di sviluppo rurale. Ora è necessario che tutte le Regioni cerchino di recuperare quell’efficienza di gestione tecnica ed amministrativa e quella capacità di relazione con gli altri livelli istituzionali, nazionale e comunitario in primo luogo, che in diversi casi sembrano essere finora mancate”. E’ quanto sottolineato dal presidente nazionale della Cia Giuseppe Politi. “Nella programmazione 2007-2013 saranno più che mai importanti, proprio da parte delle Regioni, sia l’efficienza tecnica ed amministrativa, in relazione anche ai meccanismi più stringenti di disimpegno delle risorse, che - ha aggiunto Politi - l’efficacia nella gestione e realizzazione degli interventi. Su quest’ultimo fronte ci sarà molto da fare, soprattutto nell’utilizzare al meglio l’approccio integrato alle misure dei Psr, che tutte le Regioni prevedono, anche se in misura e con forme diverse”. “Si tratta - ha sostenuto il presidente della Cia - di una programmazione che, per la necessità crescente di investire in competitività da parte delle imprese agricole, ed alla luce anche delle nuove sfide che la Commissione europea propone nella verifica dello stato di salute della Politica agricola comune, deve essere gestita all’insegna dell’innovazione e nell’ottica di una nuova qualità della spesa”.