Con i prezzi della frutta e verdura che aumentano del 300% dal campo alla tavola occorre vigilare perchél'ondata di maltempo con l'arrivo del gelo non diventi la miccia per far esplodere il fenomeno della speculazione. E' quanto afferma la Coldiretti sulla base delle analisi dell’Antitrust nel sottolineare che i centesimi pagati agli agricoltori per la verdura nelle campagne diventano euro al mercato per i consumatori. Il caldo record del mese di gennaio ha favorito la maturazione anticipata degli ortaggi che vengono pagati pochi centesimi nelle campagne come in Puglia dove agli agricoltori sono offerti 0,35 euro/Kg per le cime di rapa, 0,15 Euro/Kg per i broccoli, 0,12 Euro/Kg per la bietola e con la cicoria che non riesce a trovare mercato, mentre secondo una rilevazione della Coldiretti nella stessa regione occorrono mediamente da 0,80 cent ad un euro per garantirsi gli stessi prodotti. Il brusco abbassamento delle temperature - sottolinea la Coldiretti - preoccupa per i danni che potrebbe provocare alla produzione di frutta estiva con le piante di pesco e mandorlo già in fiore al Sud per effetto del mese di gennaio 2008 tra i più caldi degli ultimi 200 anni. Di fronte alle trappole del mercato Coldiretti ha elaborato un vademecum per la frutta e verdura che consiglia di verificare l'origine nazionale per essere sicuri della stagionalità, di preferire le produzioni locali, privilegiare gli acquisti diretti dagli agricoltori, nei mercati e nei punti vendita anche della grande distribuzione dove è più facile individuare l'origine dei prodotti. Secondo Coldiretti occorre intensificare anche l'attività di vigilanza perchè sono scomparsi dai banchi di vendita i cartellini che devono riportare obbligatoriamente oltre al prezzo la provenienza, la varietà e il livello di qualità per consentire ai consumatori di fare i necessari confronti.