Doppio prezzo (origine e dettaglio) da applicare sui cartellini di vendita; filiere più corte e rapporti più stretti e organici tra i vari soggetti; osservatori a livello regionale e nazionale; interventi tempestivi e fermi da parte del garante. Questa la ricetta della Cia - Confederazione italiana agricoltori davanti all’allarmante dato dell’Istat sull’inflazione che a gennaio scorso è cresciuta del 2,9%, alimentata dal forte aumento al consumo (+4,5%) degli agroalimentari. “Occorre - afferma il presidente Giuseppe Politi - intervenire per frenare i sempre più consistenti e ingiustificati rincari che si generano dal campo alla tavola. Rincari che, nel caso dell’ortofrutta, arrivano anche a 20 volte”. "Il nostro Paese è caratterizzato sia dalla più elevata forbice origine e consumo, sia dalla grande volatilità dei prezzi alla produzione. Non mancano comportamenti speculativi che aggravano le difficoltà delle organizzazioni economiche dei produttori. L’indagine conoscitiva dell’Autorità antitrust sulla distribuzione nel mercato ortofrutticolo ha evidenziato diffuse inefficienze della filiera. Il garante dei prezzi, che ha il compito di segnalare le anomalie dei prezzi e di avviare indagini i cui risultati saranno resi pubblici, ha un ruolo importante e deve agire sempre con la massima fermezza". "Abbiamo bisogno - conclude il presidente della Cia - di un sistema informativo degli andamenti dei prezzi in tempo reale. Per questo proponiamo la costituzione, a livello nazionale e regionale, di Osservatori prezzi".