Saranno oltre 40 mila gli stagionali extracomunitari che dalle prossime settimane lavoreranno nelle campagne italiane. Lo annuncia la Cia - Confederazione italiana agricoltori in merito all’avvio delle procedure per l’ingresso di 80 mila lavoratori stagionali non comunitari. L'agricoltura assorbirà più del 50% degli stagionali, mentre il restante sarà occupato nel turismo e in campo edilizio. La quota maggiore dei lavoratori impiegati in agricoltura riguarda la Campania (oltre 6.500 mila). Seguono il Lazio (400 mila), l’Emilia Romagna (3.500 mila), la Puglia (3.000 mila) e il Veneto (3.000 mila). Attualmente i lavoratori stranieri che operano in agricoltura rappresentano poco meno del il 15% del totale e appartengono a moltissime nazionalità, primi i polacchi, i rumeni, gli albanesi e gli indiani. Gli stagionali lavoreranno soprattutto nelle grandi raccolte che prenderanno il via dalla fine di febbraio e che si concluderanno con la vendemmia ad ottobre. Tutte le sedi della Cia sono state impegnate a caricare le migliaia di richieste delle imprese agricole per assumere lavoratori stagionali extracomunitari.