“La strada obbligata per il rilancio dello sviluppo e della competitività dell’olivicoltura italiana è quella della qualità, della distintività, della diversificazione e della valorizzazione dell’origine del prodotto”. Così si è espresso il presidente della Cia - Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi intervenendo al convegno promosso a Roma dal Cno (Consorzio nazionale olivicoltori) sul tema “Il regolamento Ue 2080/05: l’opportunità per un’olivicoltura rinnovata e competitiva”. “E’ il momento - ha aggiunto - di spingere l’acceleratore a fare in modo che il settore, che oggi vive una situazione complessa e di difficoltà, possa tornare a svolgere un ruolo di primaria importanza. Occorre sviluppare una reale strategia innovatrice che consenta ai produttori di operare con incisività e di esprimere compiutamente le loro risorse e potenzialità”. Il presidente della Cia ha messo in risalto l’esigenza di una riorganizzazione del sistema produttivo, favorendo l’associazionismo, l’aggregazione dell’offerta e la commercializzazione del prodotto. “Questo - ha sottolineato - per rendere più efficace il rapporto nella filiera, sviluppando nuove sinergie”. Politi ha sollecitato le istituzioni a dare reale sostegno alla nostra olivicoltura con regole precise e risorse adeguate che permettano di percorrere adeguatamente il cammino per una competitività propulsiva sia sul mercato italiano che internazionale.