I forti rincari al dettaglio dei prodotti alimentari non possono essere attribuiti alla crescita, peraltro modesta, dei prezzi all'origine. Sono, quindi, di natura speculativa e frutto di incrementi artificiosi. Di conseguenza, risulta quanto mai opportuna la nomina decisa dal governo di Antonio Lirosi in qualità di 'Mister prezzi' che avrà il compito di riferire sulle dinamiche e le eventuali anomalie dei prezzi in modo da far intervenire l’Autorità garante quando necessario. Lo sottolinea la Cia (Confederazione italiana agricoltori) in merito ai dati Istat sull'inflazione di dicembre 2007 che confermano un aumento del 2,6% rispetto al 2006. 'Non trovano, infatti, giustificazione' - avverte la Cia - 'i forti incrementi al consumo registrati dagli alimentari (+4,1%), in particolare, quelli del pane (+ 12,6%), della pasta (+8,6%), del latte e dei formaggi (+5,8%), della frutta e della verdura (+4,8%) e della carne (+3,5%). Sui campi i listini hanno subito solo lievi ritocchi e per alcune produzioni ortofrutticole si sono avuti anche ribassi'.
Appare, pertanto, difficile giustificare gli aumenti al dettaglio attribuendoli esclusivamente alla crescita all'origine, poiché, ha sottolineato la Cia, alimenti come pane e pasta presentano un'incidenza della materia prima che al massimo raggiunge il 15% del valore finale. Oltretutto, questi incrementi hanno determinato, negli ultimi tre mesi, una flessione media dell'1,5-2% dei consumi agroalimentari. In particolare, hanno 'tagliato' gli acquisti di pasta (meno del 5,5%) e pane del 6,5%. Non solo. Sono diminuiti gli acquisti domestici di frutta del 3,9%, di ortaggi dell’2,3%, dei lattiero-caseari dello 0,9%. E così la Cia rileva che i prezzi si 'gonfiano' in maniera abnorme nei vari passaggi dal campo alla tavola. Aumenti anche di venti volte. Una filiera troppo lunga e complessa che genera distorsioni e, spesso, incrementi artificiosi. Un trend che nel 2007, purtroppo, si è riscontrato in maniera tangibile. La Cia, quindi, sottolinea l'esigenza di rigorosi controlli da parte delle autorità competenti e ribadisce l'attualità della sua iniziativa sul doppio prezzo. Con essa si vuole assicurare sia il produttore che il consumatore attraverso una corretta informazione sul prezzo dal campo alla tavola. Insomma, una reale tracciabilità. Ecco, perché anche il ruolo di 'Mister prezzi' assume una particolare valenza.