Il prezzo del gasolio destinato all'attività agricola ha fatto segnare un aumento record con l'incremento del 10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E' quanto stima la Coldiretti per il mese di dicembre, in occasione del prezzo record raggiunto dal gasolio, nel sottolineare che l'andamento di mercato del petrolio sta condizionando anche l'attività agricola con un tendenza che rischia di determinare un aggravio di costi stimabile in 100 milioni di euro su base annua per il settore, dove il gasolio ha sostituito quasi completamente la benzina. Oltre all'aumento dei costi per il movimento delle macchine, in agricoltura il caro petrolio colpisce le attività agricole che utilizzano il carburante per il riscaldamento delle serre (fiori, ortaggi e funghi), di locali come le stalle, ma anche per l'essiccazione dei foraggi destinati all'alimentazione degli animali. A subire gli effetti del record nei prezzi del gasolio è il sistema agroalimentare dove i costi della logistica incidono dal 30 al 35% per frutta e verdura e assorbono in media un quarto del fatturato delle imprese agroalimentari. Il peso dei costi di solo trasporto sul totale dei costi logistici nell'agroalimentare è pari a un terzo, mentre l'insieme dei costi di gestione del magazzino (scorte, movimentazioni e picking) copre un altro terzo dei costi logistici. La continua crescita dei costi di trasporto e degli altri costi logistici mette a rischio la competitività delle imprese made in Italy e che va affrontata con interventi strutturali. Contro l'aumento dei prezzi del greggio va percorsa con decisione la strada delle sviluppo delle energie alternative rinnovabili recuperando i ritardi nello sfruttamento del fotovoltaico delle biomasse e dei biocarburanti.