“In questi ultimi trent’anni ci siamo fatti portavoce delle esigenze del mondo agricolo italiano. Ci siamo battuti al fianco degli agricoltori, sviluppando sull’intero il territorio nazionale una strategia sempre più incisiva e accrescendo la nostra presenza a tutela degli interessi delle imprese. Un impegno per rilanciare in maniera decisa l’agricoltura italiana”. Così si è espresso il presidente della Cia - Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi nel suo intervento alla celebrazione a Roma, presso la Sala Protomoteca in Campidoglio, dei trent’anni di storia dell’organizzazione. “Da sempre - ha aggiunto Politi - poniamo l’esigenza che il settore agricolo sia considerato componente produttiva, economica e sociale in grado di contribuire al rilancio dell’economia, alla coesione sociale e alla crescita del nostro Paese”. Politi ha indicato gli obiettivi che la Confederazione si pone come prioritari: rinnovare la politica agricola, governare la globalizzazione, tutelare la sicurezza alimentare, valorizzare la qualità, difendere il territorio, fornire agli agricoltori gli strumenti essenziali per crescere e per affermare le capacità imprenditoriali, ridurre il carico degli oneri burocratici, previdenziali e produttivi. “La Cia - ha sottolineato - ha radici profonde e l’impegno svolto è intessuto di lotte e di sacrifici per fare assurgere l’agricoltore ad elemento centrale della vita sociale e politica”. E’ arrivato anche il messaggio augurale inviato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: "La vostra organizzazione per la sua storia è in grado di dare un apporto significativo per la valorizzazione dell’impresa e delle forme volontarie di cooperazione e associazione, per l’integrazione con gli altri settori produttivi e per lo sviluppo dell’innovazione e della presenza sui mercati”.