Non solo pane e pasta. Anche per frutta e verdura è stata una “debacle” sul fronte dei consumi: nei primi 10 mesi dell’anno si è avuto un crollo di oltre il 5,6 per cento. A sottolinearlo è la Cia - Confederazione italiana agricoltori sulla base delle rilevazioni dell’Istat sulle vendite al dettaglio in Italia nel mese di ottobre. Il calo dei consumi è stato causato da rincari ingiustificati e da manovre speculative che hanno fatto impennare i prezzi del comparto ortofrutticolo. Tuttavia, la spesa sostenuta dagli italiani, per frutta e verdura, nonostante i minori acquisti, è cresciuta tra il 5 e il 7% per la miccia esplosiva innescata sul fronte dei prezzi. Per quanto riguarda la frutta la flessione delle vendite nei primi dieci mesi dell’anno è stata pari al 4,3% rispetto al 2006; mentre più consistente è stata la diminuzione per verdure e ortaggi, i cui acquisti sono scesi del 6,8%. La Cia ha chiesto l’avvio di una pronta costituzione di un Tavolo permanente tra governo, rappresentanti della filiera agroalimentare, dell’Istat, dell’Unioncamere e dei consumatori per avere un quadro preciso della situazione prezzi e intervenire per contrastare aumenti ingiustificati e tentativi di speculazione, come purtroppo sono avvenuti in questi giorni. Nello stesso tempo è necessario dare il via ad Osservatori sia a livello nazionale che regionale.