Un Natale 2007 “austero” anche a tavola. I rincari dei prodotti alimentari “taglieranno” i consumi (-2,3% rispetto al 2006) ma faranno crescere la spesa (+6,5%). Per le feste gli italiani spenderanno attorno ai 6 miliardi di euro. E’ quanto stimato dalla Cia - Confederazione italiana agricoltori. A trionfare sulle tavole saranno carni, pesce, insaccati, vino e spumanti. Specialmente per questi ultimi si prevede una vendita di oltre 80 milioni di bottiglie (+2%), con Asti e Prosecco in testa, su 100 bottiglie vendute più del 90% saranno di produzione nazionale. Il resto champagne. Tra le carni e gli insaccati, i cui acquisti dovrebbero avere una flessione dell’1,5%, nella graduatoria delle preferenze polli e tacchini, cotechini e zamponi. Per la carne bovina e di maiale si annunciano cali dello 0,8% e del 2,5%. Anche per i formaggi si prevede un Natale “freddo”: gli acquisiti dovrebbero restare (-0,5%) sui livelli dello scorso anno, quando registrarono una flessione del 3,2%. In deciso calo pane e pasta. Le flessioni (oltre il 10%) delle quotazioni internazionali di cereali non hanno fatto diminuire i prezzi: la diminuzione per le feste dovrebbe attestarsi attorno al 6% per il pane e al 6,5% per la pasta. Oltre ai dolci delle feste (panettoni, torroni, pandori), i cui acquisti dovrebbero registrare una flessione tra il 3 e il 5% rispetto al 2006 a causa dei prezzi cresciuti tra il 6 e l’8%, spazio ai prodotti tipici e complessivamente si dovrebbe avere un calo del 3%. Altra nota stonata è la frutta e la verdura, in calo del 4,5%. Causa principale i rincari al dettaglio e all’ingrosso, mentre sui campi l’andamento è inverso con una flessione dei listini praticati dai produttori agricoli tra il 2 e il 4%. In flessione la frutta secca (noci, nocciole e mandorle) a -2,5% e i legumi (lenticchie e fagioli), a -1,5%. In picchiata i consumi di frutta esotica: ananas, avocado, banana, mango, con una diminuzione superiore al 20%. Una buona performance per i vini, in crescita del l'1,8% mentre i prezzi dovrebbero aumentare tra il 2 e il 3,5%.