“Da tempo abbiamo sottolineato che l’Unione europea deve cominciare un’attenta riflessione sulla Pac per rispondere alle mutate esigenze dei produttori agricoli e per affrontare la verifica del bilancio del 2009 e le prospettive finanziarie al 2013, completando la riforma avviata nel 2003. Con la comunicazione odierna della Commissione Ue si apre una delicata fase di confronto dalla quale dovranno scaturire decisioni per lo sviluppo dell’agricoltura europea”. Così si è espresso il presidente nazionale della Cia - Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi in merito al “Healh check”  predisposto dall’esecutivo di Bruxelles. “Le indicazioni che vengono dalla Commissione - sottolinea Politi - sono condivisibili, ma meritano un approfondimento. “Emerge - continua - l’orientamento ad un riequilibrio delle risorse comunitarie verso i produttori e non verso le rendite. Analogo il discorso sull’aumento della modulazione che deve prevedere una destinazione degli interventi alla gestione delle crisi di mercato. Lo spostamento dei finanziamenti verso lo sviluppo rurale deve vedere una particolare attenzione per lle imprese e lefiliere, i principali destinatari”. “Per quanto concerne le regole della condizionabilità, ci troviamo d’accordo su una più efficace semplificazione, e merita un’attenta analisi il Disaccoppiamento, ai pagamenti non più su base storica e agli aiuti per le aziende. Per questo sollecitiamo l’apertura di un tavolo nazionale".