Saranno poco più di 15 milioni le bottiglie e le confezioni di “novelli” che saranno immesse sul mercato nazionale ed internazionale da domani e fino al prossimo maggio, proprio per garantire le tipiche qualità organolettiche di questi vini fragranti, rotondi, gustosi, fruttati che sanno d’uva e che genereranno un volume di affari intorno agli 80 milioni di euro. Sono questi i dati elaborati dalla Cia - Confederazione italiana agricoltori per la quale la produzione vinicola registrerà un calo superiore dal 10% rispetto allo scorso anno a causa di una vendemmia scarsa per l’inclemenza del clima. La qualità sarà, comunque, buona. La Cia sottolinea che oltre il 60 per cento dei vini novelli viene dalle regioni del Nord. Il Veneto, con oltre 5 milioni di bottiglie, rappresenta da solo circa il 30% di tutto il novello italiano, mentre a buona distanza seguono Toscana e Trentino Alto Adige con più di 2 milioni di bottiglie ciascuna e Sicilia, Emilia Romagna, Puglia e Friuli Venezia Giulia con cifre sopra al milione di bottiglie. Tra i vitigni protagonisti per il vino novello 2007 ci sono, al primo posto il Merlot, seguito dal Sangiovese, dal Cabernet e dal Montepulciano. Molto rari, invece, sono i novelli bianchi, pur molto particolari e gustosi, mentre -dice la Cia- sono in crescita quelli rossi provenienti da vitigni autoctoni come l’Aglianico, il Dolcetto, il Cannonau, il Cesanese, il Sangiovese, il Marzemino, il Primitivo e il Nero d’Avola. I prezzi  registrano un lieve aumento rispetto allo scorso e vanno dai 3 e i 7 euro a bottiglia.