Una sconfitta per l’Europa, per i suoi cittadini, per i suoi produttori agricoli. Così la Cia - Confederazione italiana agricoltori commenta il via libera definitivo, da parte della Commissione Ue, alla commercializzazione del mais transgenico 59122, chiamato anche “Herculex”. Decisione che non ha un carattere democratico e che non tiene conto delle indicazioni che vengono da istituzioni importanti come il Parlamento europeo. L’autorizzazione dell’esecutivo di Bruxelles riguarda anche la commercializzazione di altri tre alimenti biotech (barbabietola da zucchero geneticamente modificata e di due mais ibridi). Cia sottolinea che misure del genere vanno contro le aspettative dei consumatori europei che più volte si sono espressi contro le colture transgeniche. Tale decisione disorienta gli stessi agricoltori. La Cia, nel ribadire che gli Ogm non servono all’agricoltura, evidenzia l’impegno e la mobilitazione per la Consultazione nazionale su Ogm e modello di sviluppo agroalimentare promossa da ItaliaEuropa-Liberi da Ogm. Obiettivo è quello di tutelare e valorizzare l’agroalimentare di qualità del Paese. Un agroalimentare che ha, nell’agricoltura diversificata, tipica e fortemente legata al territorio, il suo fulcro portante. Per questo motivo la mobilitazione contro gli Ogm e contro chiunque ne voglia favorire lo sviluppo in Italia e in Europa sarà forte e decisiva. Davanti al problema degli Ogm la Cia ribadisce i suoi punti fermi: sicurezza alimentare e principio di precauzione; tutela dei consumatori e dei produttori agricoli; salvaguardia e valorizzazione dell’agricoltura diversificata e saldamente legata alla storia, alla cultura, alle tradizioni delle nostre variegate realtà rurali; qualità e a delle nostre sementi e colture produttive; certezze per gli agricoltori.