Con la pubblicazione del Decreto, solo la scritta in etichetta “olio ottenuto da olive italiane” garantirà la provenienza nazionale dell’extravergine in commercio per impedire di “spacciare” come made in Italy miscugli di olio spremuto da olive spagnole, greche e tunisine, come è avvenuto fino ad ora. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini al Forum Internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione di Cernobbio nell’informare che è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 243 del 18 ottobre il decreto sull'obbligo di indicare in etichetta la provenienza delle olive impiegate nell'olio vergine ed extravergine. Un provvedimento sostenuto dalla mobilitazione della Coldiretti che, insieme alle associazioni dei consumatori, ha raccolto un milione e mezzo di firme per una iniziativa di legge popolare su questo obiettivo. “Finalmente dopo anni di battaglie in piazza e in Parlamento  i cittadini potranno sapere da dove proviene l'olio che consumano tutti i giorni” ha sostenuto Marini nel sottolineare che “l'olio nuovo di quest’anno sarà il primo a poter essere imbottigliato con l'indicazione di origine obbligatoria in etichetta”. Si tratta - ha precisato il presidente della Coldiretti - di una risposta coerente al desiderio di sapere da dove viene il cibo che acquistano espresso, secondo l’indagine Coldiretti/Swg, dal 98% degli italiani e dal 97% degli europei, che l’Unione Europea non potrà certo ignorare.