Uva, castagne, noci, funghi e tartufi: produzione “tagliata” e prezzi al consumo raddoppiati rispetto allo scorso anno. Per i frutti simbolo della stagione autunnale è stata una vera debacle. L’anomalo clima, con scarsissime precipitazioni sia piovose che nevose e con un prolungato periodo di siccità, e l’attacco di alcuni parassiti hanno inflitto a questi prodotti tipici del “made in Italy” un colpo durissimo. A sottolinearlo è la Cia-Confederazione italiana agricoltori che segnala la vendemmia più scarsa degli ultimi sessant’anni e un’invasione straniera di produzioni provenienti soprattutto da paesi dell’Est europeo, dal Nord Africa, dalla Turchia. Produzioni che in moltissimi casi vengono spacciate per italiane e per i nostri agricoltori. Ecco un quadro d'insieme dei diversi prodotti:

Uva e vendemmia

L’annata 2007 passerà alla storia del nostro Paese come la più scarsa degli ultimi sessant’anni e come tra le più anticipate dell’ultimo mezzo secolo.
Castagne
C’è il fondato rischio di un “taglio” del 30-50 per cento per la produzione nazionale. La causa: l’andamento anomalo del clima, in particolare la siccità, e il diffondersi del “cinipide galligeno” (un insetto, importato anni fa dall’estremo Oriente).
Noci
Nella campagna in corso si registra una riduzione di oltre il 50 per cento della produzione italiana, soprattutto della “Noce di Sorrento”. Le cause sono da ricercare nell’ eccessiva piovosità del periodo primaverile che ha compromesso in parte l’allegagione dei frutti, nel prolungato periodo di siccità accompagnato da temperature molto elevate e nell’ attacco della “Carpocapsa”, come da tempo non si registravano.
Tartufi
Il prezzo del tartufo, divenuto raro anche in alcune zone vocate, ha raggiunto i quattromila euro al chilo. E questo è dovuto ai cambiamenti climatici, caratterizzati dalla siccità nei primi sei mesi dell’anno e da un’estate molto calda e arida. Tutto ciò ha messo a rischio la raccolta.
Funghi
E’ crollo anche per questa produzione. La crescita dei funghi per essere rigogliosa ha bisogno di condizioni ottimali terreni umidi senza piogge torrenziali e una buona dose di sole e 18-20 gradi di temperatura all'interno del bosco. Cosa che, però, quest’anno non c’è stata.