“Il mercato è ormai globale. Anche quello agroalimentare. E i fenomeni di questi ultimi mesi sui rincari delle materie prime lo dimostrano”. Lo ha rimarcato il presidente della Confagricoltura Federico Vecchioni intervenendo al convegno “Globalizzazione e mercati” organizzato dalla Federazione nazionale dei Cavalieri del Lavoro, al Cnel. “Oggi, almeno per alcune merci, la partita si gioca sui mercati mondiali – ha detto Vecchioni - e quindi uno squilibrio domanda-offerta può generare tensioni sui listini. Ma questo ci deve far riflettere su quanto siano necessarie nuove regole del commercio mondiale, che non possono ridursi alla ricetta di un liberismo illimitato e ad ogni costo”. Il libero mercato agroalimentare, la globalizzazione delle commodities agricole non può, in pratica, non essere guidata. Non può voler dire  solo che l’Europa deve aprire i suoi mercati e rinunciare a fette sempre maggiori di auto approvvigionamento alimentare. Significa che a livello mondiale devono comunque esserci delle regole che consentano a ciascun Paese di promuovere e sostenere il proprio modello di agricoltura. E qui la partita la deve giocare soprattutto l’Europa, che deve essere più coesa, più convinta e meno divisa. E che non deve limitarsi, nell’ambito delle trattative del Wto, a subire le richieste dei Paesi più aggressivi.