Rilancio di sviluppo e competitività; meno oneri burocratici per le aziende; maggiore internazionalizzazione delle imprese; promozione e salvaguardia del “made in Italy”; trasparenza dei prezzi attraverso la costituzione di appositi Osservatori; stabilità fiscale in agricoltura; conoscenza e servizi di sviluppo; politiche sociali a sostegno delle fasce più deboli; gestione del rischio e fondo di solidarietà. Sono gli elementi che compongono il pacchetto di richieste che oggi la Cia - Confederazione italiana agricoltori ha presentato al governo nella riunione a Palazzo Chigi sulla legge finanziaria per il 2008. “La manovra economica - ha evidenziato il presidente della Cia Politi - deve aprire prospettive all’interno dell’apparato produttivo. Occorre mettere il sistema imprenditoriale nelle condizioni di operare con efficacia. Bisogna liberare le aziende dai tanti oneri che oggi ne riducono le potenzialità e ne comprimono l’operatività. Riteniamo artificioso porre un’alternativa tra diminuzione delle pressione fiscale e risanamento dei conti e riduzione dalla spesa ottenuta puntando sull'efficienza e non sul taglio delle prestazioni e dei servizi”. Per quanto riguarda i rincari e le speculazioni che stanno di queste settimane, con pesanti riflessi sulla spesa degli italiani, il presidente della Cia ha proposto che la finanziaria 2008 preveda “la costituzione nazionale e regionale, di Osservatori prezzi, partecipati dalle organizzazioni agricole, che devono acquisire le quotazioni dei prezzi nelle diverse fasi, dall’azienda al consumo".