Per contrastare i rincari ingiustificati e le speculazioni sui prodotti agroalimentari di prima necessità, come pane, pasta, latte e ortofrutta, occorre rafforzare i rapporti interprofessionali, rendendo più trasparente la filiera dal campo alla tavola. Così la Cia - Confederazione italiana agricoltori si è espressa in occasione degli incontri congiunti dei ministri delle Politiche agricole De Castro e dello Sviluppo economico Bersani per affrontare il problema del “caro prezzi”. Bisogna fare chiarezza per evitare - ha rilevato la Cia - aumenti “gonfiati” al dettaglio che danneggiano le famiglie italiane e gli stessi agricoltori che non alimentano la spirale dei rialzi. Una maggiore trasparenza nella formazione dei prezzi può rappresentare il detonatore per contrastare ogni tentativo di speculazione. Un rapporto più stretto nella filiera agroalimentare appare elemento indispensabile. Purtroppo i rincari di queste ultime settimane hanno aggravato la spesa degli italiani. Nell’ultimo mese gli acquisti di pane sono crollati del 6%, quelli di pasta del 5,5%, quelli di latte e derivati del 3,2%, quelli di frutta e verdura del 4%. Dal produttore agricolo agli scaffali dei mercati i prezzi si moltiplicano di 5/6 volte. La Cia ha evidenziato anche che gli aumenti record registrati al consumo per generi come il pane e la pasta non trovano motivazione neanche dalla crescita delle quotazioni del grano sulle piazze internazionali.