Aprire in tutte le città i mercati gestiti dagli agricoltori per rispondere alla domanda dei consumatori di ridurre le intermediazioni, combattere la moltiplicazione dei prezzi, assicurarsi prodotti di qualità e di limitare l'inquinamento ambientale. E' quanto ha proposto il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che occorre però lavorare sulle filiere inefficienti che perdono valore. Per troppo tempo - ha precisato Marini - la politica agricola è intervenuta ritardando le necessarie ristrutturazioni, favorendo il permanere di diseconomie, come purtroppo si cerca di fare anche con alcuni passaggi della riforma europea dell’ortofrutta approvata a Bruxelles nonostante l'antitrust abbia verificato rincari del 300% dal campo alla tavola. Secondo una recente indagine dell’Osservatorio sulla vendita dirette Coldiretti - Agri2000 ben 7 italiani su 10 hanno fatto acquisti direttamente dagli imprenditori agricoli giudicando la spesa conveniente con un risparmio tra il 20 e il 30%, anche se qualità e genuinità sono le principali motivazioni dell’acquisto. Per questo sono nati i Farmers market: spazi di vendita in città dove la presenza degli agricoltori è esclusiva e ben identificata con l’offerta di prodotti di stagione e locali. In Italia si stima che sul modello di altri Paesi, il mercato degli agricoltori potrebbe raggiungere fino al 15% del mercato alimentare.