Triplicano le importazioni di concentrato di pomodoro dalla Cina (+207 per cento) con un trend che ne porterà in Italia oltre 150 milioni di chili a fine anno. Un quantitativo che equivale a circa un quarto dell’intera produzione di pomodoro coltivata in Italia. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Istat riferiti ai primi cinque mesi del 2007, sottolineando che se, dopo i giochi della Mattel, i pericoli per la sicurezza si dovessero manifestare anche per i prodotti alimentari sarebbe impossibile provvedere al loro ritiro dal mercato, perché in Italia non è obbligatorio indicare in etichetta l’origine degli alimenti.
"Oltre ai giochi e alle bambole, tra le produzioni del paese asiatico, negli Stati Uniti sono già stati messi sotto accusa per i rischi alla salute - ricorda la Coldiretti - anche dentifrici, alimenti per animali domestici a causa della presenza irregolare di melamina tossica, anguille, pesce gatto, ma anche succhi e conserve con pericolosi additivi. Di fronte all'estendersi dell'allarme sui rischi dei prodotti cinesi occorre immediatamente - sostiene la Coldiretti - allargare l'obbligo di indicare in etichetta la provenienza anche agli alimenti per favorire i controlli, permettere l'immediato ritiro dal mercato dei prodotti eventualmente pericolosi e garantire così la sicurezza dei cittadini. Per non rincorrere le emergenze e di fronte ai rischi per la salute e' necessario - precisa la Coldiretti - intervenire urgentemente con la trasparenza dell'informazione per consentire la rintracciabilita' delle produzioni e i controlli necessari ad individuare ed eliminare eventuali rischi. Per questo - chiede la Coldiretti - occorre immediatamente applicare le norme contenute nella legge 204 del 2004".