Gli allevatori italiani spendono, mediamente, 24/27 centesimi di euro per produrre un litro di latte alla stalla e il prezzo che gli viene corrisposto alla vendita è di soli 33 centesimi. Un ricavo medio per litro che non supera 5/8 centesimi di euro. I margini di ricavo per gli agricoltori non solo sul latte, ma sulla stragrande maggioranza delle produzioni è bassissimo, addirittura, su alcune produzioni, si lavora in perdita. Le annunciate azioni di monitoraggio e vigilanza previste dal Governo, dimostreranno, se svolte con il dovuto criterio, che agricoltori e consumatori sono penalizzati nella stessa misura. Questo è il commento della Cia - Confederazione italiana agricoltori alle azioni annunciate oggi dal Governo, dopo una riunione interministeriale che ha visto impegnati il presidente del Consiglio Prodi assieme ai Ministri Bersani, De Castro e Santagata, per affrontare la questione prezzi. "Sono più di cinque anni che evidenziamo rincari ingiustificati lungo il tragitto campo-tavola - afferma la Cia - è arrivato il momento di capire come funziona il meccanismo di formazione del prezzo al dettaglio dei prodotti agroalimentari. Siamo seriamente preoccupati - conclude la Cia - perché sia gli allarmismi che i rincari portano ad una ulteriore contrazione dei consumi, con danni a ricaduta immediata anche sui redditi degli agricoltori".