"Quest’anno -sottolinea la Cia- la vendemmia ha preso l’avvio con un anticipo di quasi un mese perché le uve, a causa dell’andamento favorevole nel corso della primavera, delle alte temperature registrate nell’ultimo mese accompagnate dalla elevata irradiazione solare a cui sono stati esposti i grappoli, hanno raggiunto il giusto grado di maturazione imponendo così ai produttori di procedere alle operazioni della vendemmia. Un anticipo di vendemmia -rileva la Cia- che si è reso necessario per salvaguardare la qualità delle uve, che si prevede buona, nonostante l’incidenza di alcuni patogeni verificatisi in alcune aree vitivinicole".
La Cia stima che la produzione vitivinicola, che registrerà cali diversificati in relazione all’andamento climatico verificatosi nelle varie regioni vitivinicole, si dovrebbe attestare intorno ai 45 milioni di ettolitri, inferiore a quella del 2006 che arrivò a 50 milioni di ettolitri. "Questa diminuzione produttiva -avverte la Cia- avrà ripercussioni anche sulle scorte. Un mix che prefigura un potenziale aumento delle quotazioni. Un elemento questo -conclude la Cia- che viene supportato dalle previsioni di raccolta in ribasso sia nelle regioni vitivinicole dei paesi europei che di quelli d’oltre Oceano e dell’emisfero meridionale (Australia e Nuova Zelanda)".
© AgroNotizie - riproduzione riservata