“Andiamo avanti con l’azione mobilitativa forti di un progetto forte e spendibile sul territorio”. E’ quanto ha annunciato il presidente della Coldiretti a conclusione dell’Assemblea della principale Organizzazione degli imprenditori agricoli nel sottolineare che “nel momento in cui il sistema della concertazione tradizionale non viene fatto funzionare sposteremo l’azione sindacale dagli uffici alle piazze”. La piattaforma della mobilitazione è solida perché - ha sottolineato Marini - non si fonda su rivendicazioni corporative, ma sull’interesse generale: dalla necessità di conoscere la provenienza del cibo che si acquista allo sviluppo di energie pulite per difendere l’ambiente, dalla trasparenza nei prezzi alla difesa del territorio. I segnali di attenzione che si rincorrono con l’annuncio dell’arrivo di nuovi provvedimenti applicativi della finanziaria (dalle società agricole ai farmers market), l’impegno per lo stop agli Ogm o la difesa dell’etichettatura di origine degli alimenti non bastano perché - ha precisato Marini - ben altri sono gli obiettivi della mobilitazione con la quale chiediamo una decisa inversione di tendenza.