Possono le moderne tecnologie satellitari aiutare a prevenire gli incendi? “Se non ad impedire che il fuoco venga appiccato”, dice Valerio Tramutoli, ricercatore dell’Istituto di metodologie per l’analisi ambientale (Imaa) del Consiglio nazionale delle ricerche di Potenza e dell’Università della Basilicata, “le moderne tecnologie satellitari potrebbero fornire un allarme tempestivo che consenta di attiare la macchina operativa dell’Anti-incendio boschivo (Aib) più rapidamente e prima che l’incendio assuma dimensioni tali da renderlo non più controllabile”. Con un approccio Rst differenziale (Rst, Tecniche satellitari robuste), sarebbe stato possibile individuare i principi di incendio a Peschici con un preavviso di più di mezz’ora rispetto al primo avvistamento”, afferma Tramutoli. “Questo tempo potrebbe fare la differenza tra un incendio ancora controllabile ed uno che va fuori controllo”. In Italia gli incendi vengono denunciati con tecniche tradizionali di osservazione (avvistamento da postazioni fisse, da aereo, più spesso da privati cittadini), mediamente entro le prime due ore, più spesso entro un’ora dal momento del loro inizio. “Il nuovo satellite meteorologico Msg (Meteosat second generation), messo in orbita da Eumetsat nel 2004 - spiega il ricercatore - è stato ulteriormente arricchito, rispetto ai satelliti Meteosat che hanno operato nei due decenni precedenti, della possibilità di fornire una immagine ogni 15 minuti del nostro emisfero terrestre e di effettuare osservazioni nel Mir (Medio infrarosso), nella regione spettrale ove più forte è il segnale emesso dagli incendi boschivi”. Presso l’Imaa-Cnr, diretto dal professor Vincenzo Cuomo, in collaborazione con il Ladsat (Laboratorio per l’analisi dei dati satellitari), diretto dal professor Tramutoli, Dipartimento di Ingegneria e fisica dell’ambiente (Difa) dell’Università della Basilicata, sono state messe a punto Tecniche satellitari robuste per l’analisi dei dati Msg che mirano ad individuare incendi di piccole dimensioni (fino a quelle di un tavolo da ping-pong) sull’intero territorio nazionale nell’arco di soli 15 minuti tra una osservazione e l’altra.