Un “no” alla patata geneticamente modificata. Questo chiede il presidente della Cia - Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi in una lettera inviata al presidente della Commissione Ue José Manuel Barroso, al vicepresidente Franco Frattini e alla commissaria all’Agricoltura Mariann Fischer Boel. Una lettera nella quale il presidente della Cia, visti i contrasti che sono sorti nell’ultimo Consiglio dei ministri agricoli, chiede ai rappresentanti dell’Esecutivo di Bruxelles, al quale ora spetta la decisione finale sulla patata Ogm, “Emphlora”, una più attenta e approfondita riflessione che “porti a vietare la produzione e la commercializzazione di questo prodotto”. “La nostra organizzazione ha espresso contrarietà agli Ogm. Davanti al problema degli Ogm, la nostra Confederazione pone punti fermi e irrinunciabili: sicurezza alimentare e principio di precauzione; tutela dei consumatori e dei produttori agricoli; salvaguardia e valorizzazione dell’agricoltura diversificata e saldamente legata alla storia, alla cultura, alle tradizioni delle variegate realtà rurali europee; qualità e difesa della biodiversità; certezze per gli agricoltori”. Da qui la richiesta di Politi agli esponenti comunitari di esprimere una decisione per la tutela del consumatore, dell’agricoltura e di un agroalimentare di qualità che garantisca la massima sicurezza.